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[Csnd] "Per un'esecuzione di Solo di K.Stockhausen" - Seminario

Date2011-07-30 11:48
From"francioni61021@libero.it"
Subject[Csnd] "Per un'esecuzione di Solo di K.Stockhausen" - Seminario


"Per un'esecuzione di Solo di K.Stockhausen" - Seminario


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da lunedì 22 agosto alle ore 17.00 - a sabato 27 agosto alle ore 23.30

Musica e natura - Carpegna (Montefeltro, Pesaro e Urbino, Italia)



Docente: Enrico Francioni



PROGRAMMA DEL SEMINARIO:

lunedì 22 agosto: saluto di benvenuto e presentazione del seminario

martedì 23 agosto: Introduzione a Solo

mercoledì 24 agosto: l'allestimento tecnico

giovedì 25 agosto: la "ri-costruzione" delle pagine

venerdì 26 agosto: cenni sull'algoritmo necessario al live electronics

sabato 27 agosto: esecuzione di Solo - saluto di congedo



per info:

cell: 3383124493

p.e.: francioni61021@libero.it



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"Solo [n.19] (für Melodieninstrument mit Rückkopplung) di Karlheinz Stockhausen è un pezzo che può essere eseguito da qualsiasi strumento melodico (con feedback) e permette al solista di fare musica polifonica. 


Scritto nel 1966 ed eseguito in prima assoluta mondiale a Tokyo nello stesso anno, la sua origine risale al periodo di Kontakte, in particolare all’invenzione della testina di copia, un ri-arrangiamento delle testine di riproduzione, registrazione e cancellazione del nastro, che consentono di creare suoni complessi attraverso l’accumulazione.


La versione originale (con un allestimento di tipo analogico) prevede oltre al solista anche il coinvolgimento di ben 4 assistenti (tecnici): tre assistenti alle aperture e chiusure degli sliders (canali L/R) - rispettivamente del microfono, della linea di ritardo e dell'uscita - ed un assistente per il cambio dei valori temporali delle taps sulla linea di ritardo.


Durante l’esecuzione una parte di ciò che lo strumentista suona è catturato da un registratore a due canali. Attraverso un circuito di ritorno, le sezioni registrate sono più o meno densamente sovrapposte e trasformate, con un ritardo variabile di tempo, il risultato è poi riprodotto da due gruppi di altoparlanti e mixato con il suono diretto del solista. 


La partitura (Universal Edition-Wien, 1969) è composta da sei pagine di musica e da sei pagine di Form-Schema (il numero sei può essere considerato una chiave di lettura del pezzo), oltre alle note esplicative (molto dettagliate) per l'esecuzione del brano. 

Solo si colloca tra le composizioni dell'autore che impiegano l' "alea controllata" come linguaggio compositivo.


Molte scelte infatti sono lasciate al solista e riguardano la quasi totalità degli eventi: dalla scelta di una versione, al posizionamento del materiale, dai tipi di variazioni timbriche richieste, all’ordine delle pagine e molto altro ancora.

In realtà queste libertà sono come previste a monte dal compositore attraverso la gestione dei parametri d’ordine macroscopico o microscopico, restringendo le versioni possibili (virtualmente infinite) ad una serie di possibilità predefinite o definibili.


Di fondamentale importanza è la figura dell'interprete chiamato qui ad uno stimolante ruolo di compartecipazione alla creazione di una performance che sarà ogni volta sempre unica ed irripetibile." [AA.VV]